BERE ROSA 2015 – PALAZZO BRANCACCIO

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Bererosa – Palazzo Brancaccio

02 Luglio 2015

Grandissima partecipazione di pubblico per la quarta edizione di Bere Rosa, la manifestazione interamente dedicata ai vini  e alle bollicine rosa organizzata dalla rivista Cucina & Vini.

Ad ospitare l’evento, i saloni ottocenteschi ed i giardini di Palazzo Brancaccio, splendida location nel cuore di Roma. Oltre 80 aziende vitivinicole e 170 etichette d’eccellenza per celebrare i migliori vini rosati italiani fermi e con le bollicine.
Presenti i vini delle regioni: Trento Doc, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia, Alto Adige, Umbria ed Abruzzo.

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Piccola rappresentanza Trento DOC. Letrari, Pisoni, Monfort, Opera, Revi

Tra le new entry, ho trovato particolarmente interessante il RosèVintage 2013, vino fermo rosè da invecchiamento dell’azienda Monte Saline.

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Vintage 2013 – Monte Saline

 

Si tratta di un vino Territoriale, vinificato “in rosa”, di sola Corvina Veronese, raccolta manualmente nei vigneti aziendali situati nel comune di Cavaion Veronese. L’uva intera, dopo essere stata raffreddata in cella per 36/48 ore, viene sottoposta ad una spremitura soffice metodo Cremant al fine di garantire la migliore estrazione possibile in termini qualitativi e per la produzione di questo vino, viene utilizzato solo il mosto fiore. Fermentazione a freddo e batonnage settimanale sulle fecce per almeno tre mesi. Bottiglia di vetro scuro e sigillo di gommalacca applicato manualmente, completano l’opera per un vino destinato ad evolversi nel tempo e a regalare emozioni “senza tempo”.

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Omina Romana

Una bella sorpresa ce l’ha riservata la Tenuta Omina Romana, azienda vinicola laziale, nei pressi di Velletri. “Come la fenice dalle ceneri, così il nostro vigneto rinasce dai terreni vulcanici dei Colli
Albani: una rinascita del vino latino in una dimensione rinnovata”. Equilibrato ed estremamente piacevole il loro Merlot.

Molte invece le riconferme in tutte le regioni d’Italia. Un’attenzione particolare all’Abruzzo, con il suo Cerasuolo, perfetto compagno quotidiano a tavola.

Tra le cantine abruzzesi in ascesa , grazie ad un attento lavoro in vigna ed alla tradizione di cantina della nuova generazione di Valentina e Luigi di Camillo, un plauso particolare va alla Tenuta I Fauri.

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Claudia Massa e Catia Minghi in compagnia di Valentina Di Camillo della Tenuta I Fauri.

Considerati ingiustamente vini di serie B, spesso ignorati e sottostimati dai consumatori e dagli operatori di settore, i vini rosati di qualità, rappresentano l’autentica espressione dei vitigni del territorio, pensiamo infatti ai vini della Provenza, al cerasuolo d’Abruzzo e ai rosati del Salento.
I rosati sono vini estremamente versatili, vanno benissimo a tutto pasto, si sposano molto bene anche con la pizza, consentono abbinamenti molto equilibrati e considerate le tecniche di vinificazione generalmente i migliori hanno un ottimo rapporto qualità prezzo.

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Valentina Di Camillo nuova leva insieme a Luigi Di Camillo della Tenuta I Fauri.

Siamo contenti di presentare al pubblico romano Bere rosa per il quarto anno consecutivo – spiega Francesco D’Agostino, direttore di Cucina & Viniuna manifestazione che da subito ha incontrato l’interesse del pubblico romano e che nella passata edizione ha registrato oltre 3.500 ingressi. Un riscontro del genere ha rappresentato un segnale importante per noi che con passione ci dedichiamo a questo settore della produzione vinicola italiana che, insieme a quella spagnola, è leader mondiale delle esportazioni. Non solo, il mercato più importante per i rosati è nella vecchia Europa, oggi e anche nei prossimi anni, e questo dato conferma l’importanza di organizzare ampi eventi di degustazione nelle grandi città, che consentano al pubblico di confrontarsi con l’articolata proposta italiana”.
Sempre per rimanere in tema di crescita, la redazione di Cucina & Vini, quest’anno ha voluto offrire alle giovani leve della sommellerie un’occasione formativa. Infatti 60 studenti, iscritti al quarto e quinto anno all’indirizzo Sala-Bar dell’Istituto Alberghiero Tor Carbone di Roma, si sono occupati del servizio dei vini affiancati e guidati da alcuni sommelier professionisti della redazione.
Ampliata anche l’area dedicata allo Street Food. Nel giardino di Palazzo Brancaccio, gli intervenuti hanno potuto degustare, nelle singole postazioni le specialità di:
Mozao, con il loro gnocco fritto
Pescheria Meglio Fresco – ostriche, insalate di mare ed arancine di mare
La Bottega dell’oliva ascolana – con i loro cartocci di fritti ascolani
Ristorante Orlando Sapori di Sicilia – sfizi tipici e rivisitati della cucina tipica siciliana
Na’ cosetta – polpette su stecco accompagnate da salse molto originali
Fantastick – per il gelato artigianale.

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Donne degustatrici!

Uno sguardo tutto “rosa” ha caratterizzato l’evento anche in questa edizione con il proseguo della collaborazione con l’ Onlus Incontra Donna, l’organizzazione creata e diretta dalla Dott.ssa Adriana Bonifacino per divulgare la conoscenza del tumore al seno, sostenere le donne colpite dalla malattia e sensibilizzare i giovani, in particolare al bere responsabile.

Nel concludere, ci complimentiamo con l’organizzazione dell’evento, perfetto ed elegante come sempre e ci diamo appuntamento a Sparkle 2016 per l’evento più frizzante dell’anno.

Di Catia Minghi

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Valentina Venturato, cuore e anima di bererosa e grande professionista insieme a Daniele De Ventura (organizzatore di Solstizio d’Estate e Simposio) Claudia Massa e Catia Minghi

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Guarda chi si incontra a Bererosa? Samuel Peron, il mio ballerino preferito di Ballando con le stelle!

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Estimatori di Bererosa!

 

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