Life of Wine – 26 Ottobre – Roma

 

Sabato 26 ottobre a Roma

BOOM DI PRESENZE A ROMA PER “LIFE OF WINE”,
EVENTO UNICO NEL PANORAMA
VINICOLO ITALIANO

Oltre 700 tra operatori, stampa specializzata ed enoppassionati
per l’VIII edizione della manifestazione, andata in scena sabato 26 ottobre:
70 cantine italiane e non, 250 grandi etichette fra cui 210 vecchie annate
protagoniste di un affascinante viaggio nel tempo all’ombra di Bacco

Grande successo di pubblico per l’VIII edizione di “LIFE OF WINE – Viaggio nelle età del vino” (www.lifeofwine.it), evento-degustazione unico nel panorama vinicolo nazionale dedicato ai vini dal lungo percorso andato in scena sabato 26 ottobre nella cornice dell’Hotel Radisson Blu di Roma.

Settanta grandi cantine da tutta Italia – affiancate da ospiti stranieri da Svizzera e Slovenia, novità che ha conferito un respiro internazionale a questa edizione – hanno dato vita ad un viaggio nel tempo scandito da oltre 250 etichette, di cui 210 vecchie annate spesso introvabili sul mercato.

Un’esperienza unica e semplicemente imperdibile per tutti gli enopassionati, come testimoniato dall’altissima e qualificata affluenza di pubblico: oltre 700 i partecipanti nel pomeriggio di apertura dell’evento, con più di 250 operatori – tra ristoratori, enotecari e distributori – e 100 giornalisti della stampa specializzata.

Invariata la formula che ha reso unico e, anno dopo anno, sempre più atteso questo affascinante appuntamento: ogni cantina, in postazioni presiedute dai produttori, ha proposto in assaggio l’annata in commercio e almeno due vecchie annate di una o più etichette (del 1968 le bottiglie più “anziane” di questa edizione, che negli anni ha esplorato il passato arrivando addirittura al 1930).

L’appuntamento, a cadenza annuale ed aperto a tutti, vedrà come ormai da tradizione la sua prossima edizione cadere nell’ultimo fine settimana di ottobre 2020.

LIFE OF WINE, manifestazione ideata e curata da Studio Umami (www.studioumami.com) – agenzia specializzata in comunicazione ed organizzazione di manifestazioni enogastronomiche – si avvale della collaborazione del giornalista Maurizio Valeriani, impegnato a rafforzare la selezione delle aziende per renderla ancor più rappresentativa delle tante anime del vino italiano. Partners di questa edizione l’Istituto Tutela Grappa del Trentino (www.grappatrentinadoc.it) e Olive di Sicilia (www.olivedisicilia.it).

 

Alcune foto dell’evento:

Montevetrano: Blend di cabernet sauvignon, merlot, aglianico. Silvia Imparato, fotografa professionista a metà degli anni 80 si appassiona al vino, in compagnia di tanti volti noti di eno-appassionati e decide di sperimentare, nella tenuta di famiglia in provincia di Salerno, una piccola produzione di vino. Avvalendosi della collaborazione di Riccardo Cotarella, decidono di piantare merlot e cabernet sauvignon, di espiantare i vitigni autoctoni quali nero di troia, barbera e piedi rosso lasciando pochi filari di aglianico. Nel 1991 la prima vendemmia e due anni dopo , Silvia da il via alla commercializzazione di un vino di grande personalità, il Montevetrano che si dimostra immediatamente un grande capolavoro di carattere, potenza ed eleganza. Il 2009 un’esplosione di fiori, frutta rossa, liquirizia, note speziate e sentori di grafite. In bocca trama tannica avvolgente, a dimostrazione di un vino che può ancora evolvere. Perfetta integrazione tra acidità e tannicità.

 

Le Caniette: L’azienda nasce negli anni 60, quando Raffaele Vagnoni dà inizio alla conversione a vigneti di tutti i terreni ereditati dal padre. Situate in una posizione limitrofa e perpendicolare al mare, le vigne godono di una conformazione territoriale e di un microclima particolarmente favorevoli, atti a dare uve di grandi qualità. Tutta la produzione è biologica certificata. Alla guida dell’azienda oggi i figli Luigino e Giovanni – Tradizione ed innovazione.
Cimabro 2009: 100% bordò, un clone di grenache storicamente presente sul territorio. Selezione di piante centenarie. Binomio perfetto di potenza ed eleganza. Frutto pieno, visciole, more, confettura, chinotto, liquirizia si fondono perfettamente con le note tostate e le spezie, pepe, chiodi di garofano. Ardesia e grafite per la mineralità, vino perfettamente bilanciato tra acidità e tannicità, un vino eccellente dalla grande beva.

 

Azienda Letrari

letrari2

Letrari: “E’ grazie a Leonello Letrari, figura chiave dell’enologia trentina, che nell’immediato dopoguerra, il prestigio dei “vini delle Dolomiti” varca i confini regionali. . Oggi alla conduzione ci sono i due figli: Lucia, enologa e animata dalla stessa passione e Paolo che si occupa degli aspetti commerciali. L’azienda possiede 23 ettari circa di vigneti dislocati in diverse località della Vallagarina, mentre la cantina si trova a Rovereto, fedele nell’aspetto all’architettura rurale Trentina e attorniata da un vasto giardino di specie mediterranee.”
Dosaggio Zero Riserva Trento Doc 2008: fotografia fedele delle peculiarità territoriali. Chardonnay (80%) e Pinot Nero (20%). Crosta di pane, mela, agrumi, frutta secca, note tostate. Vino caratterizzato da grande eleganza e finezza. Buon corpo e grande persistenza.

 

Tenute Chiaromonte: “I miei genitori mi hanno insegnato che la terra è fatta palmo a palmo: significa che quello che può dare un palmo di terreno non è uguale a quello che può dare l’altro palmo.
Mi piace pensare che la diversità sia una ricchezza ed un valore che aumenta e migliora il lavoro dell’uomo.”Questa la filosofia di Nicola Chiaromonte, alla conduzione dell’azienda dal 1998. Nicola, titolare della cantina e agrotecnico gestisce 32 ettari tra uliveti, ciliegeti e vigneti, nei quali accanto ai vecchi alberelli si trovano alcuni nuovi impianti a spalliera, tutti coltivati secondo metodi biologici. Un unico vitigno coltivato e utilizzato per la produzione dei vini dell’azienda: il Primitivo, in produzione limitata per mantenere altissimi standard qualitativi e sapientemente lavorato per garantire l’eccellenza del gusto.

Da pochissimo anni la produzione si è arricchita di un nuovo vitigno autoctono il Fiano Minutolo con cui l’azienda realizza il Kimia.
Gioia del Colle Primitivo Riserva Doc 2007: Rosso rubino intenso, complesso al naso, frutti rossi scuri, speziato. Ricco e strutturato con un elevato grado alcolico. Finale lungo e persistente caratterizzato da una buona acidità.
Capezzana: una bellissima azienda a carattere familiare gestita attualmente da una collaborazione tra la quarta e la quinta generazione.
Villa di Capezzana Carmignano DOCG, vino storico dell’azienda. Quattro le annate 2016 – 2009 – 1996 – 1981. Un’emozione! 

 

Il Colombaio di Santa Chiara: Tre fratelli Giampiero, Stefano e Alessio, nel 2002 si avventurano nel modo enoico. Prove e sperimentazioni fatte sul territorio li portano ad esaltare a grandi livelli un vitigno autoctono: la Vernaccia di San Gimignano. Hanno semplicemente lasciato parlare il territorio, ascoltandolo e assecondandone la vocazione. Miniverticale de L’Albereta 2011 (ultimo anno di utilizzo barriques nuove), 2014 e 2016. Un vino senza tempo!
Nuraghe Crabioni: Uno spettacolare angolo di Sardegna che si affaccia sul golfo dell’Asinara. Parliamo di Romangia, un tratto di terra unico, protetto dalle montagne e sospeso tra cielo e mare. Romangia Sussinku Bianco: profumi intensi, note dolci di agrumi, frutta esotica, miele. Equilibrato, di buona struttura con ampi margini di invecchiamento.

 

Claudio Cipressi: vignaiolo in una regione dalla morfologia territoriale unica che porta aventi con orgoglio e determinazione il vitigno autoctono per eccellenza del proprio territorio: la tintilia.

 

 

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