Rosato non è solo una tonalità di colore, ma è anche il vino che scorre leggero e inebriante nel bicchiere e che è stato protagonista insieme a una selezione di olii nazionali della kermesse ‘Drink Pink’, targata Gambero Rosso e che si è svolta negli splendidi ambienti di Villa Miani a Roma lo scorso 23 luglio 2021.
Presenti molte aziende provenienti da diverse regioni italiani. Dalle conferme vitivinicole come Elena Fucci (Basilicata), I Favati (Campania), Spadafora (Calabria), al variegato Consorzio Valtenesi, nato in Lombardia per la tutela del groppello e che insieme al Consorzio di Tutela Chiaretto e Bardolino, al Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, al Consorzio di Tutela Vini di Castel del Monte, al Consorzio di Tutela Salice Salentino e al Consorzio Vini Cirò e Melissa, ha dato vita a Rosautoctono (info su http://rosautoctono.it), l’istituto di tutela del vino rosato italiano, attento ai vitigni locali e volto a diffondere e preservare la cultura del rosè.
Un evento quello di ‘Drink Pink’ che è stato anche una vetrina per giovani produttori che si stanno affacciando sul panorama vitivinicolo come ad esempio l’azienda Ventiventi, che si trova in provincia di Modena e che sta portando avanti l’audace progetto del metodo classico per il Lambrusco di Sorbara in purezza. ‘Drink Pink’ è uno dei tanti canali attraverso i quali far conoscere e apprezzare i vini rosa del nostro territorio e infondere la cultura dell’abbinamento a tavola, non relegandoli a vini di bassa categoria. Nell’ultimo anno, si è poi verificata un’inversione di tendenza sul mercato enologico internazionale, che ha visto un incremento delle vendite e dell’export dei rosati, dimostrando così che tali vini possono tenere banco ed essere considerati una valida alternativa alla bollicina estiva, adatti per un tutto pasto o per un fresco brindisi in ottima compagnia. Cheers!
Francesca Romana Bragaglia