Nonostante scrivessimo da tempo per la stessa rivista, io e Patrizia Pellegrini (naturopata bioterapeuta nutrizionale), non avevamo avuto modo di conoscerci personalmente. Il caso vuole che lo scorso dicembre, casualmente, ci incontriamo a Bracciano ed immediatamente Patrizia mi chiede di collaborare all’evento “Dalla Magna Grecia all’antica Roma” previsto per il 06 febbraio nella suggestiva cornice della Tenuta Santa Barbara di Bracciano. Un’occasione per valorizzare e promuovere i vini e le pietanze della Calabria e del Lazio,promossa dall’associazione Tone di Manziana e dalla Tenuta Santa Barbara. Rosario Previtera, agronomo, assaggiatore ONAV, coordinatore Wine Theatre e la sottoscritta, Catia Minghi, maestro sommelier (ASPI), Associazione Momenti diVini hanno guidato un minicorso di approccio all’analisi sensoriale dei vini delle aziende Capo Zefirio e della costa Viola per la Calabria, Tenuta Tre Cancelli per il Lazio e Volpato per la Toscana. Sulla scia del successo della manifestazione e della curiosità per una terra che non conoscevo, accetto l’invito di Patrizia per trascorrere tre giorni a Borgo MareSole.
Un calice di Bellavista, pane artigianale, burro di Occelli ed acciughe salate di Pasquale Torrente accompagnano due chiacchiere con le amiche , tanti progetti ed idee da sviluppare, e poi di corsa alla metro per raggiungere Piazzale Tiburtino dove alle 22,30 partiva il pulman che ci avrebbe portato a Roccella Jonica. Viaggiamo tutta la notte, il tragitto è lungo, tanta è l’eccitazione del viaggio che non riesco a chiudere occhio, voglio godermi ogni momento, il paesaggio è stupendo. Vento forte e temperature gelide fino Napoli, pioggia, al confine tra Campania e Calabria, tutto è ricoperto da un manto bianco di neve, poi le cale stupende di Amantea, illuminate solo dalla luna; ci spostiamo sulla costa jonica passando per Soverato, Guardavalle Marina, Caulonia e finalmente alle 6,00 circa arriviamo a Roccella Jonica.
Lasciamo i bagagli in un bar del piazzale e ci godiamo l’alba sulla spiaggia di sabbia bianca finissima, il mare cristallino si fonde all’orizzonte con il cielo limpido e terso dove il sole, ancora un po’ assonnato fa capolino.
Un caffè all’Angelo Dolce e ci dirigiamo a Borgo MareSole per lasciare i bagagli, una doccia per spazzare via la stanchezza e poi passeggiata sulla spiaggia di Roccella, che quest’anno si è aggiudicata la Bandiera Verde delle Spiagge, l’autorevole riconoscimento europeo assegnato dalla FEE.
La struttura della cittadina è caratterizzata da un borgo medievale nella zona collinare, su cui domina l’imponente Castello dei Principi Carafa, e da un nucleo urbano di epoca più moderna, sviluppatosi successivamente verso la costa. Palazzi ed edifici nobiliari, a testimoniare il paese feudatario che fu storicamente Roccella.
Quello che caratterizza maggiormente questa piccola cittadina è la capacità di accoglienza degli abitanti: cammini per le strade e ti senti a casa.
La sera decidiamo di cenare appena fuori Roccella a La Cascina, una masserìa in pietra risalente al 1899, completamente ristrutturata. A dispetto del buio e della pioggia che cadeva silenziosa, la struttura è imponente e di straordinaria eleganza, circondata da ulivi, alberi di arance e bergamotto. All’interno ci sono ampie sale, ricche di tradizione rurale e di raffinata eleganza.
Ad accoglierci il patron Salvatore Agostino, da sempre impegnato con la sua famiglia nel campo della ristorazione pronto a soddisfare tutte le mie curiosità sul bergamotto. “ Il bergamotto è un albero della famiglia delle rutacee, del genere Citrus Bergamia, alto tre o quattro metri, dal tronco dritto e dalla corteccia grigiastra. Le foglie dalla forma ovale sono arrotondate e di colore verde scuro ed i fiori bianchi, “le zagare” gradevolmente profumati. Non si è certi della sua provenienza, sembra che sia una mutazione di più frutti o che sia stato trasportato dalle Canarie. E’ un frutto dalle proprietà speciali che cresce solo in questa zona, una sottile striscia di terra lunga un centinaio di chilometri tra Villa San Giovanni e Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria dove si coltiva il 95% della produzione mondiale e che possiede oltre centocinquanta componenti chimici che lo rendono unico al mondo. Da oltre 30 anni coltiviamo il bergamotto, con la buccia prima per abrasione e poi per spremitura, ricaviamo l’olio essenziale. Per fare un litro di olio essenziale impieghiamo 200 chilogrammi di frutto. I francesi sono i maggiori acquirenti. Non esiste al mondo un profumo che non contenga essenza di bergamotto, è il fissativo indispensabile nell’industria dei profumi. Ha infatti la capacità di fissare ed evidenziare i componenti chimici di tutti gli oli essenziali con cui viene a contatto. Le sue proprietà ed il suo valore commerciale gli hanno attribuito l’appellativo di ORO VERDE DELLA CALABRIA. Inoltre è un frutto dalle molteplici proprietà terapeutiche: permette di tenere sotto controllo il colesterolo alto e favorisce un’azione preventiva nei confronti delle malattie cardiovascolari (infarto, ictus, arteriosclerosi). Nell’aroma-terapia è usato nel trattamento degli stati ansiosi e depressivi, i suffumigi forniscono un valido aiuto per le vie respiratorie; l’essenza di bergamotto contiene anche un elevato numero di antiossidanti, in grado di rallentare l’invecchiamento e combattere i radicali liberi. Possiede proprietà antimicotiche e applicato esternamente sulla pelle svolge, un’azione cicatrizzante sulle piccole ferite. Qui alla Cascina il bergamotto lo usiamo nella gastronomia. Noi facciamo tutto con il bergamotto, aroma in pasta di bergamotto per l’alta pasticceria e gelateria, cioccolato, torroni, panettoni e colombe artigianali, cantucci ed amaretti, fichi ricoperti di cioccolato al bergamotto, marmellate, liquori, sorbetti, e lo utilizziamo in moltissimi piatti della cucina. Il nostro obiettivo nei prossimi anni è quello di portare il bergamotto quotidianamente sulle tavole degli italiani. Noi siamo stati i primi ad esportarlo in tutto il mondo, compresi i paesi oltreoceano come Canada, Australia, ecc.” Salvatore, come si può facilmente evincere, è entusiasta di questo prodotto e vuol renderlo protagonista ance nel settore alimentare e gastronomico oltre che nell’industria profumiera e farmaceutica, sollecitando quindi un nuovo segmento commerciale.
A tal proposito ci lascia nelle mani di Andrea Reale, responsabile di sala e figlio degli Chef del ristorante che ci guida nella scelta dei piatti. L’idea di cucina a La Cascina è tutta incentrata sulla freschezza e stagionalità dei prodotti, la bellezza e l’attenzione ai dettagli. Naturalmente decidiamo di assaggiare pietanze in cui è presente il bergamotto. I piatti sono tutti autentici capolavori di eleganza, ben bilanciati e presentati, pronti a regalare sensazioni indimenticabili alla vista ma soprattutto al palato. L’apoteosi del gusto la raggiungiamo con i dolci, momento irrinunciabile a conclusione di un’ esperienza gastronomicamente intensa e piacevole.
Unica nota stonata di questo breve viaggio, la pioggia, che ci ha accompagnato fino alla ripartenza. Mi auguro di tornare quanto prima, alla scoperta delle tante eccellenze enogastronomiche di cui è ricca questa terra e per circondarmi nuovamente dell’accoglienza e dell’ospitalità di Roccella.
Di Catia Minghi