VILLA SALETTA

Ricostruzione di un Borgo a sette stelle!

Appunti di un week-end all’insegna del lusso, del benessere e della sostenibilità.

La tenuta si trova a Palaia, in provincia di Pisa, a sud dell’Arno. Il Borgo risalente al 980 d.C. è appartenuto a quattro grandi famiglie. Primi i Gambacorta a cui nel 1300 è subentrata la famiglia Riccardi, banchieri legati alla potente casa dei Medici, che la trasformarono in una grande azienda rurale nei secoli XVI e XVII. Successivamente fu ceduta alla famiglia Castelli fino al 2000 quando dall’Inghilterra arriva la famiglia Hands, operante nelle finanze e nell’hotelleria di lusso, che grazie al suo investimento, dona nuova linfa dando nuova vita a questa meravigliosa realtà agreste, situata nel cuore della Toscana. Nel corso degli anni, gli Hands sono arrivati a possedere un’estensione pari a 1413 ettari dagli iniziali 750.

All’interno della Tenuta ci sono dislocate vari casolari e ville, tre delle quali sono già state ristrutturate per l’ospitalità. Sono parimenti iniziati i lavori di ristrutturazione dell’antico Borgo che, pur mantenendo intatta la sua struttura originaria, sarà trasformato in un Resort extra lusso a 7 stelle con 43 appartamenti muniti di SPA. Nel progetto sono previsti anche due ristoranti, di cui uno sarà aperto al pubblico.

Le attività della tenuta spaziano dalla viticoltura alla silvicoltura (pioppeti e faggete per la produzione di legname, lecci, cipressi, acacie, noccioli), tartufaie, seminativi di orzo, avena, grani, erba medica,  uliveti per la produzione di olio extra vergine di oliva di una rara cultivar locale chiamata “razzo”.  Anche la selvaggina svolge un ruolo importante, infatti da oltre due secoli a Villa Saletta si pratica la caccia al fagiano in stile inglese.

General Manager, Agronomo ed enologo il toscano David Landini che dal 2015 si occupa della direzione tecnica di tutte le attività aziendali: vigneti, uliveti, coltivazioni cereali, silvicoltura, tartufaia nonché della ristrutturazione edilizia.  Forte del suo background personale e delle esperienze fatte precedentemente  nella tenuta Antinori, David ha sposato appieno il progetto della famiglia Hands. Supportato dal suo staff ha individuato in tutta la tenuta i terreni più vocati per impiantare ex novo i vigneti.  I terreni variano da consistenze argillose ricche di ossidi ferrosi situate più in basso mentre verso l’alto troviamo consistenze tufacee e calcaree, le montagne dell’Abetone proteggono i vigneti dai venti freddi, grandi escursioni termiche provenienti dalla costa, fanno si che Villa Saletta risulti essere una piccola enclave a livello enologico. A tal proposito David spiega:”è stato svolto un accurato studio geologico e pedologico  per individuare le zone più adatte al fine di ottenere la massima qualità sia per le uve che per il vino. Sempre nell’ottica di ottenere un livello qualitativo altissimo sono stati creati vigneti grandi al massimo 7/8 ettari al fine di avere blocchi sostenibili in termine di gestione e ben integrati con i boschi e l’agricoltura circostante, nonché ideali per le varietà di vitigni impiantati quali Sangiovese, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot. Molto suggestiva e rara la vigna tonda situata sul cucuzzolo di una collina con i filari non a spirale ma perfettamente circolari.

Qualche mese fa, guidati da David Landini e da Roberta Perna, insieme al giornalista enogastronomico Carlo Zucchetti e dal Gourmet Errante Pasquale Pace, abbiamo avuto la possibilità di visitare l’intera tenuta, i singoli vigneti, per poi terminare, come di consueto, con la cantina e successiva degustazione di tutti i vini prodotti.

Villa Saletta Spumante Rosè Millesimato 2018 – sboccatura dicembre 23. Un metodo classico da uve sangiovese appartenenti ad un singolo vigneto. Dosaggio zero, remuage e degorgement manuale, colpisce per freschezza e  finezza.

Villa Saletta Rosè 2022: Assemblaggio dei quattro vitigni sangiovese, cabernet franc, cabernet sauvignon e merlot in parti uguali, vinificati separatamente. Uve selezionate a mano e diraspate, breve sosta sulle bucce. Fermenta in acciaio dove rimarrà per altri sei mesi. Ricorda molto lo stile provenzale.

Chianti Superiore 2018: Sangiovese in prevalenza (97%) insieme a Cabernet Sauvignon e Merlot. Al termine della fermentazione, il vino svolge la malo lattica in barriques e vasche d’acciaio. L’affinamento viene colcluso in botti di rovere di Slavonia e barriques di secondo passaggio. Annata piovosa, estate calda, la vendemmia è stata leggermente anticipata.

Chianti Superiore 2019: Rispetto all’annata precedente risulta più fine ed elegante. Vino molto tipico in positivo e rispettoso del territorio.

Chiave di Saletta Annate 2018 e 2019: Sangiovese 50%, Cabernet Sauvignon 20%, Cabernet Franc 20% Merlot 10%. Grande lavoro di selezione in vigna, diradamento fogliare e successivamente dei grappoli. Assemblaggio di lotti diversi e massima attenzione al processo di estrazione. Affinamento di 14 mesi in barriques di rovere francese, alcune nuove e altre di primo passaggio. Tannino delicato e armonico. Vini di grande eleganza.

Riccardi Annate 2018 e 2019: Sangiovese in purezza, clone a grappolo piccolo e spargolo. Vendemmia manuale e fermentazione in tini di rovere, svolge la malo lattica in botte. Affinamento in barriques nuove e di vari passaggi oltre che in botti nuove di rovere di Slavonia. Al termine due anni di affinamento in bottiglia. Vini emblema della Tenuta.

Saletta Giulia Annate 2018 e 2019: 55% Cabernet Franc e 45% Cabernet Sauvignon. Fermentazione integrale di cui una parte in barriques nuove e parte in piccole vasche di acciaio. Svolge la malo lattica in barriques di rovere francese. Il blend viene poi affinato in legno per altri 24 mesi e successivamente altri sei mesi in bottiglia. Entrambi i vini esprimono grande potenza e territorialità.

Villa Saletta 980AD 2018: Cabernet Franc in purezza. I migliori grappoli selezionati a mano nella “cru” della parte più alta. Fermentazione integrale in barriques di rovere francese di Allier. Anche la malo lattica viene svolta in barriques nuove. Invecchia per altri 24 mesi in legno e sei mesi in bottiglia prima di essere commercializzato. Nel 2018 sono state prodotte 980 Magnum e 980 bottiglie bordolesi.

Villa Saletta 980AD 2019: imbottigliate 980 Magnum e 2000 bottiglie bordolesi.  In entrambe le annate assaggiate si comprende benissimo che questo vino vuole rappresentare il top di gamma. Vini di grande potenza ma al tempo stesso di grande freschezza.  Per David il cabernet Franc rappresenta una grande opportunità enologica capace di coniugare le sue caratteristiche varietali a quelle del territorio del “cru” di Villa Saletta.

Di Catia Minghi

Villa Saletta –Fattoria Villa Saletta Società Agricola SRL
Via Fermi, 14
56036 Palaia (PI)

Tel: + 39 0587 628 121  www.villasaletta.com/it/

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